Geometrie della Passione
Cassandra e Clitemnestra
ideazione e coreografia Aurelio Gatti
drammaturgia Cinzia Maccagnano/ Aurelio Gatti
musiche Corelli, Grieg, Mahler, Hindemith, Zimmer, Tartini
fonti Omero, Eschilo, Yourcenar
con Cinzia Maccagnano, Luna Marongiu, Aurelio Gatti
costumi e attrezzeria Capannone Moliere
disegno luci Stefano Stacchini
Clitennestra non è personaggio nuovo per la compagnia che nel 2007 ha affrontato un'altra “Clitennestra - del crimine e degli affetti”‚ tratta da Fuochi della Yourcenar con la regia e la direzione musicale di Riccardo Martinini‚ interpretata da Mariangela Dabbraccio e realizzata in coproduzione con i Teatri di Pietra.
Allora perchè un’altra Clitennestra? Probabilmente la necessità di indagare ulteriormente su questa figura che‚ nelle diverse sfaccettature‚ risulta sempre ridotta allo stereotipo della donna passionale. Eppure c’è poca passione nella figura ritratta da Eschilo quando annunzia la vittoria su Troia e tutt’altro che passione inducono le parole taglienti della figlia Elettra o le evocazioni di Crisotemi. Eppoi l'incontro con Cassandra. Altra donna costretta ad un primato di sofferenza per la sua veggenza....... cosa conosce questa donna della regina Clitennestra.
Geometrie fin troppo lineari‚ trattandosi di mito‚serrano questi due personaggi femminili assoggettati allo stesso uomo.
E il sentimento che ne nasce va oltre la passione.
Clitennestra? Figlia di Giove‚ e di Leda moglie di Tintaro re di Sparta. Clitemnestra aveva sposato Tantalo‚ figlio di Tieste‚ e siccome a Tindaro dispiaceva di esser legato in parentela col figlio d'uno scellerato‚ così indusse Agamennone a vendicare l'uccisione del padre‚ promettendogli la mano di Clitennestra. Il giovane Atride‚ ucciso di sua mano il rivale‚ ne sposò la vedova‚ dalla quale ebbe quattro figli‚ Oreste‚ Elettra‚ Ifigenia‚ e Crisotèmi. Quando partì‚ con la sua flotta‚ per la guerra di Troia e fu‚ costretto‚ a sacrificare a Diana‚ da lui involontariamente offesa‚ la figlia Ifigenia‚ per indurre Clitennestra a portargliela da Argo‚ le fece credere che intendeva sposarla con Achille: e di questa crudele menzogna del marito Clitennestra serbò tenace memoria‚ anzi dell'odio concepito‚ da allora‚ contro di lui‚ si fece una giustificazione dell'adulterio compiuto con Egisto. Ma come mai essa avrebbe potuto giustificarsi di aver cercato di far morire anche il proprio figlio Oreste‚ il quale‚ fra l'altro‚ sarebbe stato impedimento agli ambiziosi propositi dell'amante di lei‚ Egisto‚ d'impadronirsi‚ come s'impadronì‚ del regno di Argo? Per fortuna di Oreste‚ la sorella Elèttra‚ che vegliava su di lui‚ riuscì a sventare le insidie della madre disumana‚ e ad allontanare il fratello che‚ di venuto adulto‚ per vendicare il padre‚ uccise Egisto difeso disperatamente da Clitennestra‚ contro la quale si volse volontariamente‚ o a caso‚ il ferro del figlio.
Clitennestra è una donna ammalata d'odio e di amore‚ è la testimonianza pubblica di una donna-moglie-madre-amante dotata di una femminilità spietata e di una tenerezza feroce‚ è la silenziosa e lucida autodifesa di una donna sola di fronte alla condanna per l'uccisione del marito Agamennone: Ella pare non conoscere paura né incertezza‚ piuttosto compiacimento per la vendetta nei confronti dell'uomo che l'ha abbandonata. La sua furia sembra essere una furia sacrificale guidata da una Dike atavica. Clitennestra è cosciente di non essere né colpevole né innocente: un demone vendicatore ‚ a lungo sopito‚ si è impadronito di lei.
Non c’è altro‚ dissimulatrice e superba‚ ambigua e feroce‚ tenera e beffarda‚ Clitennestra è una donna in attesa. è un delirio di immagini che gemmano dalle sue parole‚ dai gesti asciutti‚ quasi domestici. Evocazioni create a sedurre più che a farsi dominare dalla ragione. E testimone in attesa è anche Cassandra‚ a cui è chiara‚ oltre il presagio‚ la sorte.
E’ il primo studio per ricercare e comprendere la linea sottile che divide la follia dalla passione.
Allora perchè un’altra Clitennestra? Probabilmente la necessità di indagare ulteriormente su questa figura che‚ nelle diverse sfaccettature‚ risulta sempre ridotta allo stereotipo della donna passionale. Eppure c’è poca passione nella figura ritratta da Eschilo quando annunzia la vittoria su Troia e tutt’altro che passione inducono le parole taglienti della figlia Elettra o le evocazioni di Crisotemi. Eppoi l'incontro con Cassandra. Altra donna costretta ad un primato di sofferenza per la sua veggenza....... cosa conosce questa donna della regina Clitennestra.
Geometrie fin troppo lineari‚ trattandosi di mito‚serrano questi due personaggi femminili assoggettati allo stesso uomo.
E il sentimento che ne nasce va oltre la passione.
Clitennestra? Figlia di Giove‚ e di Leda moglie di Tintaro re di Sparta. Clitemnestra aveva sposato Tantalo‚ figlio di Tieste‚ e siccome a Tindaro dispiaceva di esser legato in parentela col figlio d'uno scellerato‚ così indusse Agamennone a vendicare l'uccisione del padre‚ promettendogli la mano di Clitennestra. Il giovane Atride‚ ucciso di sua mano il rivale‚ ne sposò la vedova‚ dalla quale ebbe quattro figli‚ Oreste‚ Elettra‚ Ifigenia‚ e Crisotèmi. Quando partì‚ con la sua flotta‚ per la guerra di Troia e fu‚ costretto‚ a sacrificare a Diana‚ da lui involontariamente offesa‚ la figlia Ifigenia‚ per indurre Clitennestra a portargliela da Argo‚ le fece credere che intendeva sposarla con Achille: e di questa crudele menzogna del marito Clitennestra serbò tenace memoria‚ anzi dell'odio concepito‚ da allora‚ contro di lui‚ si fece una giustificazione dell'adulterio compiuto con Egisto. Ma come mai essa avrebbe potuto giustificarsi di aver cercato di far morire anche il proprio figlio Oreste‚ il quale‚ fra l'altro‚ sarebbe stato impedimento agli ambiziosi propositi dell'amante di lei‚ Egisto‚ d'impadronirsi‚ come s'impadronì‚ del regno di Argo? Per fortuna di Oreste‚ la sorella Elèttra‚ che vegliava su di lui‚ riuscì a sventare le insidie della madre disumana‚ e ad allontanare il fratello che‚ di venuto adulto‚ per vendicare il padre‚ uccise Egisto difeso disperatamente da Clitennestra‚ contro la quale si volse volontariamente‚ o a caso‚ il ferro del figlio.
Clitennestra è una donna ammalata d'odio e di amore‚ è la testimonianza pubblica di una donna-moglie-madre-amante dotata di una femminilità spietata e di una tenerezza feroce‚ è la silenziosa e lucida autodifesa di una donna sola di fronte alla condanna per l'uccisione del marito Agamennone: Ella pare non conoscere paura né incertezza‚ piuttosto compiacimento per la vendetta nei confronti dell'uomo che l'ha abbandonata. La sua furia sembra essere una furia sacrificale guidata da una Dike atavica. Clitennestra è cosciente di non essere né colpevole né innocente: un demone vendicatore ‚ a lungo sopito‚ si è impadronito di lei.
Non c’è altro‚ dissimulatrice e superba‚ ambigua e feroce‚ tenera e beffarda‚ Clitennestra è una donna in attesa. è un delirio di immagini che gemmano dalle sue parole‚ dai gesti asciutti‚ quasi domestici. Evocazioni create a sedurre più che a farsi dominare dalla ragione. E testimone in attesa è anche Cassandra‚ a cui è chiara‚ oltre il presagio‚ la sorte.
E’ il primo studio per ricercare e comprendere la linea sottile che divide la follia dalla passione.