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martedì 17 aprile 2012

ONE+ONE=ONE in Sicilia al Nuovo Montevergini Palermo


 
 
me18-gi19 aprile


MDA PRODUZIONI DANZA/COMPAGNIA PETRILLO DANZA

ONE+ONE=ONE
One plus one equals one

regia e coreografia Loris Petrillo
musica
ed elettronica live Pino Basile
costumi
Pappalardo
luci
Loris Petrillo

con Pino Basile, Rosanna Cannito, Nicola Cisternino, Adriano Coletta,Stella Pitarresi, Paula Romero Raga,Yoris Petrillo

in coproduzione Fondazione Teatro Comunale Di Modena
in collaborazione con Scenario Pubblico e Danzarte
con il sostegno MIBAC Ministero per i Beni e le Attività Culturali


 
Guardando il film Nostalghia di Andrej Tarkowskjsiamo rimasti colpiti da un frame in particolarequando Domenico ilmattoversando due gocce d´olio nella mano spiega così la scritta 1+1=1 sulla parete della sua casa:una goccia più una goccia fanno una goccia più grande e non due.
Questa
strana ma particolare osservazione ci ha spinti a sperimentare questo assurdo postulato alla danza. Il concetto su cui abbiamo spostato la nostra osservazione è il corpo del danzatore che diventastrumento sonoroe la relazione di quest'ultimo con uno spazio vuoto. Ecco dunque che spaziocorpo e suono nel nostro lavoro entrano in relazionesi contaminano e si indagano.
Ogni
corpo infatti per mezzo di una tecnologia applicata ad esso produce un suono. L'esplorazione delle capacità mobili del corpo del danzatore in relazione con questa tecnologia produce un suono e il corpo si trasforma in uno strumento musico-visivo. La relazione del suono con il corpo viene poi amplificata dalla relazione tra il corpo sonoro e lo spazioecco che le singole unità fisico acustiche diventano un unico strumento nello spazio visivo producendo una più complessa e articolata composizione sonora. La domanda che questa sperimentazione ci induce è:E' il corpo a produrre un suonoo è il suono a produrre un movimento? E' Lo spazio a condizionare il movimento? E' Lo spazio a modificare il Suono?
Il
suono è dentroè protetto dal corpoe così danza attorno all'ascoltatore. Il teatro è superficie che avvolgeche si modella su un vuoto scosso dal mutamentopellicola che si altera rispetto al movimento del suono che lo abitacome la pelle di un Danzatore.
Ecco
quindi che nello studio di questa formula matematicaapparentemente assurdaLoris Petrillo parte per una ricerca sempre più pura della danza e del movimento attorno ad uno spazio sonoro. Lo spettacolo che ne risulterà sarà il risultato di un viaggio attraverso la
  tecnologia applicata ai corpi e alla conseguenza che questa produce.

 
RICERCA SPERIMENTALE SUL RAPPORTO
SUONO
/ MOVIMENTO / MATEMATICA
Sempre
impegnato nello studio della relazione che lega la mente pensante al corpo danzantedopoIl cece nel secchio”‚trattato sulla follia e la normalità‚ “La pelle del popolo nudo”‚uno squarcio della eroica vicenda degli indipendentisti siciliani eM.carne della mia carne”‚ intensa e carnale riflessione sul complesso personaggio di MedeaLoris Petrillo indirizza il suo nuovo lavoro sulla pura sperimentazione. Abbandona per un attimo il carattere più riflessivo della sua danzafin'ora impegnata come esigenza nella denuncia socialeculturale e politicae in forma di ricerca sperimentale fa convergere sulla medesima piattaforma suonomovimento e matematica nella loro più concreta relazione.
SUONO
Ne
emerge un armonioso ensemble di ritmi percussivi creati da strumentinon strumenti trattandosi di percussioni in senso stretto(pochi e di tradizione effimera)di oggetti di riciclo costruiti in corso d'operadi corpi sonori in movimento amplificati da microfoni e sensori piezoelettrici sparsi per la scenail tutto rigorosamente dal vivo o registrato attraverso generatori analogici di loop esclusivamente in tempo reale.
MOVIMENTO
E sono proprio i corpi in movimento‚con la armoniosità di alcuni‚l'alta atleticità dei più circensi e la spiccata teatralità di altri‚a determinare la drammaturgia visiva dello spettacolo.Si susseguono infatti scene dal carattere ora clownesco‚ora di forte tensione‚ora dal ritmo vivace ed estremamente fisico.
MATEMATICA
Ma il linguaggio che fa da padrone all'intera opera e che relaziona nel senso più concreto gli elementi suono e movimento è il linguaggio macchina dei numeri‚perché così come da un numero si può generare una serie infinita e casuale di combinazioni e teoremi che regolano il nostro sapere‚allo stesso modo‚un gesto o un suono possono creare infinite e casuali combinazioni‚geometrie e composizioni che regolano il mondo visivo e percettivo.
L'ispirazione è il Solkattu‚antico e raffinato sistema matematico di gestione ritmico/vocale d'origine indiana (Karnataka)‚ che scavalca a monte il sistema musicale occidentale‚associando direttamente numeri ad avvenimenti sonori e ritmici.
Uno spettacolo dunque che si presenta come una partitura di immagini‚nella quale i suoni sono movimento‚i corpi sono musica e la matematica ritmicità‚il tutto racchiuso in uno spazio comune che è la scatola palcoscenico.